Pulcini Misti: Non può piovere per sempre

“Nella città dove gli angeli hanno paura di volare e i diavoli vengono a canticchiare, il sesso della notte scioglie i suoi neri capelli sotto una luna giallo oppio. Qui, ombra tra le ombre, un fantasma terreno trema, non poer il freddo d’ottobre, ma per un brivido erotico. Dice alla sua amante scomparsa: “Non saremmo dovuti venire qui con la carne così delicata ed il cuore così inesperto; ma come tigri nell’erba alta, come Gesù nel giardino del getsemani, abbaimo ingoiato le nostre paure e siamo venuti qui.” ora tutte le atrocità vengono riproposte come in un’infinita replica. “Siamo venuti, ma non saremmo dovuti rimanere. Sebbene avessimo inerzia, raggio e profondità, abbiamo preso in fretta l’ultimo treno per giungere alle nostre morti.” Così il corvo plana giù a spirale attraverso un sogno infranto ed il solo suono che emette è… come un urlo concavo!”

 

Data Stellare 23-24/04/2016

 

PIOGGIA

 

Vincere non è mai facile. Lo scrissi tempo fa, ci sono troppe variabili da considerare; condizione del campo, condizioni climatiche, condizioni emotive dei giocatori e dell’allenatore e quella maledetta squadra avversaria che se non ci fosse sarebbe tutto più semplice. Non puoi umanamente controllarle tutte. Puoi limitarti a fare del tuo meglio, sperando che chi stai affrontando non faccia altrettanto, sperando che il tuo meglio sia più del loro meglio, sperando che la dea bendata, bizzosa qual’è, si schieri dalla tua parte e non cambi idea troppo in fretta.

 

PIOGGIA

Se vincere non è facile, saper perdere è altrettanto se non più difficile. E’ troppo facile appellarsi a qualsivoglia alibi, scaricando la colpa sul campo impraticabile, sulle decisioni di un arbitro, sulla sopracitata dea schierata dall’altra parte o ancora peggio su un errore individuale, una papera del portiere. Il calcio è uno sport situazionale e per tanto, soprattutto per i bassi punteggi medi con cui finiscono le partite, ogni episodio può essere quello decisivo. Ma prendersela tantissimo per un errore difensivo e pochissimo per 10 tiri sbagliati o per 10 scelte sbagliate in contropiedi facili. Ognuno passa la patata bollente a qualcun’altro per non bruciarsi le mani, ma prendersi la responsabilità dei propri errori ogni tanto è un sintomo di maturità ed intelligenza.

PIOGGIA

Come ho scritto nell’ultimo pezzo, la cosa più complicata di tutte è quella di rialzarti e dimostrare di essere davvero più forte delle avversità che ti trovi ad affrontare, che sai correggere i tuoi errori, che sai tornare al campo di allenamento e lavorare duro per giocare meglio dell’ultima volta, perché è questo il vero segreto dei campioni. Solo sedendosi sul proprio talento sperando che ti salvi al momento giusto non si va molto lontano, è il sudore e la fatica che ti fanno arrivare al top. Come nel film “Il Corvo”, dove il protagonista torna dal regno dei morti per vendicare la sua morte e quella della sua amata.

PIOGGIA

Non una cosa di tutti i giorni ritornare dagli inferi, una cosa che più o meno è successa anche al nostro branco di matti.

2 gol fatti e 23 gol subiti nelle ultime due partite. Gioco praticamente inesistente, difesa morbida come il tonno che si taglia con un grissino, intensità a livelli secca del Po, pochissimo da salvare. Il morale mio era basso, come in una giornata di pioggia, che ti impedisce di uscire di casa e goderti la vita. Rialzarsi da qui è dura, anche per dei bambini spensierati come loro. Ma ce l’hanno fatta. Perché tra sabato e domenica hanno rialzato la testa, dopo una settimana di buoni allenamenti, con due prestazioni di alto livello, sotto una grande pioggia che mai ha smesso di cadere sulle teste dei nostri.

PIOGGIA

Gioco, passaggi, movimenti, aiuti, difesa, intensità, concentrazione, tutto. Finito in bellezza il campionato e iniziato al meglio il periodo tornei, il morale in contrapposizione con le condizioni meteorologiche.  Perché anche la pioggia ha i suoi lati positivi. L’acqua è vita e l’acqua crea nuova vita nel terreno più arido. Il ritmo cadenzato delle gocce spesso riesce a calmare anche gli animi più inquieti e tempra gli animi più deboli e acerbi. E poi, perché la pioggia, come tutte le cose, prima o poi finisce, perché non può piovere per sempre, e dopo le tempeste più tremende spesso il cielo si tinge degli arcobaleni più belli.

Un abbraccio, Marco.

 

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