Saremmo molto tentati a tirare una riga e fare due conti, per quantificare la crescita dei ragazzi nel ritorno, ma……mancano ancora due partite alla fine del campionato e …… meglio aspettare.
Quindi andiamo con la cronaca di oggi.
Si gioca in via Misericordia per un mistero di incomprensioni con la federezione, ma col buon senso di tutti, riusciamo a gestire l’inconveniente e ad essere pronti in campo, carichi per giocare questa gara che sappiamo difficile.
Dopo due gare consecutive giocate bene, sempre con la stessa formazione iniziale (mai successo prima), il mister sorprende i ragazzi cambiando 4 giocatori, perchè ha paura di un calo motivazionale. Il risultato finale gli da ragione, ma….chiudiamola qua che “chi si loda si imbroda”.
Invece complimenti ai ragazzi che si dimostrano uniti e che giocano con grande intensità ed attenzione contro avversari che non tirano di certo indietro la gamba, oltre ad essere buoni tecnicamente e forti fisicamente. Come sempre, in Via Misericordia, col campo piccolo, si vedono pochi fraseggi e molti contrasti e veloci ribaltamenti di fronte con palle lunghe, ma non è facile giocare diversamente. Nel primo tempo molto lavoro per i nostri centrocampisti che devono sopperire all’inferiorità numerica nella zona centrale, visto che i nostri avversari si propongono con un 352 contro il nostro classico 433; e sono bravi a scivolare da una parte all’altra, con l’aiuto delle ali che rientrano. Quando ripartiamo noi, invece dovremo essere svegli a sfruttare il 3 contro 3 dei nostri attaccanti contro i loro difensori, ma le volte che riusciamo a dialogare, poi l’azione non termina bene, o perchè finiamo ingenuamente in fuorigioco o perchè sbagliamo l’ultimo passaggio. Comunque bella partita equilibrata con difese attente che concedono poco. Subiamo il gol negli ultimi minuti del tempo su una mischia, dove loro si dimostrano pià reattivi.
Nell’intervallo ci carichiamo, convinti di essere in partita e capiamo meglio i maovimenti che devono fare le punte per trovare più spazi. Così ripartiamo alla grande e siamo subito pericolosi e poi una bella azione finisce con fallo da ultimo uomo; espulsione, punizione dal limite e gol.
1 a 1 11 contro 10 con 30 minuti da giocare, è una botta di entusiasmo, che ci fa giocare sempre meglio. Anche chi entra poco alla volta, da continuità di prestazione, anzi, Calabretti, partito dalla panchina, si fa trovare pronto e segna alla prima occasione il suo terzo gol consecutivo nelle ultime tre gare.
Però non entra il terzo, e il Basca non smette di crederci e ci attacca, mettendoci in apprensione e tanti contrasti duri, innervosiscono la partita, che finisce con gli animi accesi. Però dopo pochi minuti di tensione, si ripristina la calma.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.