” Quando ero un ragazzo c’era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni. Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Nell’ultima pagina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l’autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c’erano le parole: “Stay Hungry. Stay Foolish.”, siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi. Stay Hungry. Stay Foolish. Grazie a tutti. “
Data Stellare 20/03/2016
AVVERTENZE: questo articolo riguarda solo le partite di Francolino e Galliera, quello sulla partita contro il Bondeno Calcio arriverà nei prossimi giorni. Scusate per il ritardo.
Conosciamo tutti la storia di Steve Jobs. Ci hanno fatto talmente tanta speculazione tra film, documentari e storie parallele che sembra quasi irrispettoso per una persona che non c’è più. L’unica cosa certa, che poi è l’unica cosa certa di questo pazzo mondo, è che ci ha lasciati e come lui prima o poi toccherà a tutti passare al livello bonus di questo gioco incredibilmente complesso che è la nostra vita. La differenza tra un essere umano ed un altro è proprio come si sceglie di giocare i livelli base; limitarsi a seguire la trama o completare tutte le missioni secondarie? Di sicuro Steve ha scelto la seconda via, vivendo appieno tutto il tempo che gli è stato concesso e rivoluzionando il modo di vivere di ognuno di noi. Ed è proprio questo il messaggio che lascia ai laureati dell’Università di Stanford nel lontano 2005, concludendo 15 minuti di discorso con le parole che ho citato in cima all’articolo.
Stay Hungry, Stay Foolish.
Sono le motivazioni a cambiare il senso e il risultato di quello che facciamo. Vivere al massimo ogni singola cosa che facciamo, come se fosse la nostra ultima su questa Terra. Cosa che non è successa ai nostri ragazzi nel roboante vittoria a Francolino, un 1-7 prevedibile vista la differenza tecnica e di esperienza, ma che non mi ha soddisfatto nella prestazione. Troppo molli, troppo irrispettosi, poco affamati, come se potessimo permetterci di non giocare e vincere sempre.
Così non va. Perchè se poi affronti una squadra come il Galliera, in casa loro, e ne prendi 5, senza se e senza ma, torni a casa con le ossa rotte allora pensi che oltre all’impegno e il talento ci vuole anche la testa, il gioco, i rientri in difesa e l’altruismo che serve per arrivare davanti alla porta avversaria e fare i gol che servono. E niente di tutto ciò arriva senza la fame di fare sempre meglio della volta precedente, dell’azione precedente, di fare meglio dei nostri avversari, di tendere sempre al massimo.
Oh, sul siate folli abbiamo solo da insegnare, ma la fame ancora dobbiamo imparare ad averla.
Un abbraccio, Marco.
PS: le foto le ho perse col telefono che non funziona più, quindi niente selfie.